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Saperi Scientifici e Comportamenti Consapevoli

Vincenzo Terreni, intervento alla giornata di inaugurazione del Laboratorio Didattico Territoriale (Pontedera 25/11/10)

E' questo il tema strategico per affrontare concretamente la discussione di come dovrebbe funzionare la scuola, per essere veramente uno strumento di costruzione della cultura di un cittadino consapevole dei propri diritti e dei propri doveri, cosciente di essere in una società sempre più complessa dominata dalla conoscenza. Mai come in questo periodo scuola e mezzi di comunicazione trasmettono messaggi che indicano comportamenti virtuosi per rispettare la vita, l'ambiente, la biodiversità, in un crescendo semprepiù stridente con il comportamento collettivo che, indipendentemente dai desideri individuali comunemente espressi, va nella direzione esattamente contraria a quella indicata. Un esempio , piccolo, ma credo significativo nel campo delle auto, dei SUV in particolare: un nuovo modello ibrido, fatto per il tempo libero e il rispetto ambientale, offre una potenza complessiva di oltre 330 cavalli, un consumo degno di un autobus per un prezzo pari a cinque vetture da famiglia di prestazioni ragionevoli. Cosa significa: che il mercato e la tecnologia utilizzano i nuovi ritrovati per continuare una strategia produttiva dimostrata ormai come dannosa per l'ambiente e il buon senso. Eppure in Italia la vendita di questi modelli non subisce i segni della crisi e le strade cittadine sono dominate da questi cassono ingombranti, costosi e inadatti all'uso che ne viene fatto.

Si tratta solo di un picccolo esempio di contraddizione: ragionandoci sopra moltissime persone sono convinte che è sbagliato scegliere una vettura del genere, ma molti si lasciano facilmente convincere facendo prevalere il desiderio sulla ragione.

I ricercatori sono convnti che questi comportamenti hanno motivazioni nascoste, ma molto solide, che si formano precocemente e sono sempre più difficili da correggere quanto più passa il tempo, per diventare immodificabili a maturità raggiunta.

Abbondano gli studi sull'apprendimento dei primati, e l'uomo non fa eccezione, che dimostrano che quel che viene appreso nel periodo perinatale rimane una impronta indelebile che segna l'esistenza di ogni individuo. E allora perché la scuola si occupa così poco degli aspetti didattici nei primi anni di vita? Perché sono così rari (e cari) i "nidi" e il controllo sulla qualità dell'insegnamento (sempre blanda) comincia solo molto dopo?

In questa sede di interventi dedicata a "le scienze a scuola" non ci potremo occupare in modo analitico di questi temi, ma occorre averli bene in mente perché è difficile programmare l'attività docnte della scuola elementare in poi se non partiamo dalla consapevolezza che c'è già stato un "prima" che ha inciso in modo assai importante sulla formazione e il comportamento di tutti coloro che ci vengono affidati.

 

Il tema dei saperi scientifici e l'apprendimento scolastico è assai vasto e complesso, presenteremo solo alcuni aspettitra quelli ritenuti più rilevanti che girano intorno al progetto della creazione del Laboratorio Didattico Territoriale della Valdera (LDT), affidati a docenti e ricercatori che hanno maturato esperienze differenti sul campo che, messe insieme, possono aiutarci a capire come possiamo svolgere meglio il nostro compito e, magari, riuscire a trarre anche maggiori soddisfazioni da quello che stiamo facendo.

I libri di testo per la scuola sono uno strumento d lavoro di cui è difficile fare a meno, ma se rimane l'unico a disposizione dei docenti si limitano molto le possibilità di apprendimento:Silvia Caravita presenta alcuni spunti di riflessione che aiutano a formarsi opinioni più basate  e meno scontate. 

In tutto il mondo, e anche in Italia, ci sono moltissime attività di ricerca nel campo della didattica delle Scienze sperimentali. Uno dei principali obiettivi del progetto TRACES (Attività di ricerca trasformativa - diversità culturali e educazione alla scienza), illustrato da Emilio Balzano, è quello di mettere in luce le ragioni strutturali per le quali ricerca e pratica educativa sono percepite e condotte come attività distinte, piuttosto che come aspetti complementari di una stessa esperienza.

Riccardo Govoni, anche utilizzando una gran quantità di dimostrazioni (che non è possibile riportare) racconta MASTeR ( Mantova Ambiente Scienza Tecnologia e Ricerca - Laboratorio interattivo permanente) una realizzazione che si dedica alla scuola, ma è vicina a tuttala popolazione, allo scopo di rendere più efficace, coinvolgente e produttivolo studio delle scienze sperimentali.

Paolo Guidoni, infine, traccia una rotta per la realizzazione del Laboratorio Didattico Territoriale definendone motivazioni, compiti e prospettive.

Non si tratta di una serie di "lezioni", ma della esposizione di diverse esperienze che portano ad una conclusione: l'insegnamento scientifico è decisivo per la formazione dell'individuo. detto così è forse un po' deludente e scontato, ma spesso l'insegnamento scientifico, come richiesto dai programmi e come è presentato dai libri di testo, è proprio deludente  e scontato. Anche in questo settore gli studi condotti in tutto il mondo sono moltissimi e portano alla stessa conclusione: l'apprendimento è facilitato quando vengono stimolati diversi canali percettivi che poi si potenziano l'un con l'altro. Nella scuola, molto spesso, per l'impossibilità di fare diversamente a causa di una ingordigia contenutistica fine a se stessa, si ricorre alla sola parola. E' vero che la parola è lo strumento principale di comunicazione della nostra specie, ma non è l'unico né il più forte ad ogni età, tuttavia lasciamo spesso che sia la sola parola a descrivere la realtà naturale, a "spiegarla". Il termine "spiegazione " è chiaro: il mondo è appallottolato in un groviglio inestricabile, il docente lo  spiana, lo libera da tutto ciò che non  c'entra con il tema principale, e lo porge ben stirato ai propri allievi. Spesso la verifica avviene tramite una "interrogazione" in cui si pongono domande che fanno riferimento alla spiegazione e non al mondo ingarbugliato. L avalutazione consiste nel confrontare le risposte date con quelle attese: maggiore la distanza, minore il punteggio.

E come si fa diversamente con. mettiamo, otto classi, venti ore e anche 240 studenti all'anno con libri di testo che sono trattati disciplinari, neanche troppo in miniatura?

Cercheremo di vedere che, al di là delle attese di chi compila i programmi, questi libri degli incubi, più che dei sogni, sono una istigazione all'ignoranza. E' vero, i programmi non ci sono più, ma ci sono delle guide che sono ancora più pretenziose e potenzialmente micidiali: gli obiettivi compotamentali! Questi indicano quale atteggiamento dovrebbe assumere un giovane di fronte ad un problema per risolverlo, facendo affidamento sulle proprie abilità acquisite.E' qui che la distanza tra  scuola " "ideale" diviene incolmabile. E strupisce che questi trattati sull'impossibile vengano ancora prodotti e sfornati con le stesse procedure di sempre: le commissioni degli esperti. Si dovrebbe avviare un chiarimento pubblico su come sono composte, su come crescono al loro interno, su chi le controlla e sui risultati raggiunti dalle loro produzioni.

Su questo percorso, che ha visto continue trasformazioni delle pretese di conoscenza degli strudenti senza la verifica dei risultati ottenuti dall'insegnamento e una messa in discussione dei metodi adottati per raggiungerli, sono piombati gli esiti delle indagini internazionali.Non c'è il tempo di presentare i risultati delle varie indagini OCSE-PISA sul grado di conoscenza in campo scientifico, matematico e linguistico nel nostro Paese, che ogni tre anni presentano la situazione italiana nel confronto internazionale come stabilmente mediocre. pochi sono stati i tentativi di cercare rimedi, molti quelli di minimizzare i risultati (dopo aver cercato di occultarli) e la portata delle indagini e contemporaneamente screditare la scuola pubblica. Le risorse per la scuola di Stato diminuiscono costantemente, il carico di lavoro per i docenti aumenta, il processo di autonomia si è definitivamente arrestato ammesso che sia mai veramente partito. i recenti provvedimenti di riforma hanno determinato una situazione di ancora maggiore ansia da parte della popolazione e del personale scolastico. C'è sempre minore tempo e disponibilità psicologica per fermarsi a riflettere e analizzare la situazione cercando i rimedi più ragionevoli per tornare a fornire una scuola di qualità per tutti perché esistono anche molte e assai esperienze positive.

Questo di oggi è il primo contatto tra docenti, ricercatori e esperti nel campo dell'insegnamento scientifico, matematico e tecnologico che si spera porti ad una collaborazione stabile e organizzata nel Laboratorio Didattico Territoriale. Questa collaborazione è resa possibile dal contesto favorevole che si è costruito in Valdera, dalla disponibilità dimostrata dai docenti e dirigenti degli istituti scolastici e dell'Uninione dei Comuni. Il "patto per la scuola" che verrà sottoscritto nel pomeriggio trasforma un documento ampio e importante in uno strumento di lavoro: una prospettiva che diverrà concreta se riuscirà a far ritrovare entusiasmo e convinzione alle persone coinvolte nel processo formativo a tutti i livelli.

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